Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Cerchiamo ora di applicare queste premesse ad un solo soggetto, a quello che è il nodo della grande quistione che ci proponiamo discutere.
Pagina 10
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Ecco adunque il posto che ci han fatto i naturalisti.
Pagina 11
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
getta un gallo spennacchiato, esclamando: «Ecco il tuo uomo». In tutte le scuole non si fa che ripetere press'a poco la definizione di Platone, con
Pagina 11
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Infine i precisi confini fra l'uomo e la scimia sono ancora oggi la tortura degli anatomici; e sempre le differenze che si presentano da prima nette
Pagina 12
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
La prima impressione in guardarle è che differiscono dall'uomo siffattamente da non comprendere come mai sia messa in questione una sì grande
Pagina 12
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Le scimie colle quali dobbiamo sopportar il confronto sono queste tre che conoscete, l'orang-outang, il chimpansé, il gorilla, e delle quali vi
Pagina 12
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Mettiamo sulla bilancia le differenze e le analogie dell'uomo colle scimie: notate bene che parlo di bilancia e di misure, perché il nostro esame
Pagina 13
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Or si presenta la differenza la più importante, quella che si esprime col dire che l'uomo è bimano e le scimie sono quadrumani. Ma qui bisogna
Pagina 14
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
carattere originario che deve presto cancellarsi. Io vi chieggo perdono, o madri che mi ascoltate. La scienza, per essere fedele ed integra, è costretta
Pagina 15
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Le differenze leggere ed incostanti che nell'uomo e nelle scimie presentano i muscoli delle varie parti del corpo non sono pel nostro soggetto gran
Pagina 16
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Un fatto anatomico che non ha tanta importanza scientifica quanta importanza storica è il seguente. In tutti i mammali i denti incisivi superiori
Pagina 17
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Il cervelletto è l'organo regolatore de' movimenti. Gli emisferi sono lo strumento materiale per l'esercizio di quelle facoltà che si comprendono
Pagina 19
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Voi sapete, o signori, che il cervello non è un organo, ma un complesso di organi. Bisogna distinguere prima di tutto, al davanti nella cavità del
Pagina 19
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Le scimie e l'uomo posseggono intanto in comune questi distintivi, che già si possono discernere d'un colpo d'occhio sul complesso della massa
Pagina 19
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Volendo stare a questa divisione grossolana, rispettabile per vetustà, diremo che il midollo oblungato è la massa centrale d'onde hanno origine i
Pagina 19
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Queste circonvoluzioni sono di una grande importanza, ed in generale possiamo dire che la loro complicatezza è un indizio di superiorità nella scala
Pagina 20
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
I due emisferi cerebrali sono, alla loro estremità anteriore o frontale, che s'avanza sui lobi olfattori, larghi ed arrotondati nell'uomo e nelle
Pagina 20
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Alla parte laterale ed inferiore degli emisferi bisogna dapprima distinguere un gran solco che gli anatomici da lungo tempo hanno distinto col nome
Pagina 21
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Il principale risultato delle ingegnosissime ricerche di Gratiolet è questo: che la distribuzione delle pieghe o circonvoluzioni cerebrali segue, ne
Pagina 22
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Prendiamo finalmente in esame un altro sistema organico che ha i più stretti rapporti colla vita psichica degli animali, l'apparato della voce. Io
Pagina 22
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Ma esiste forse nel cervello umano qualche organo nuovo che manchi alle scimie? Owen ha creduto poterlo indicare in una prominenza che si trova nel
Pagina 22
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Voi sapete, o signori, come da ogni parte affluiscano fatti che ci obbligano a respingere l'origine della schiatta umana molto più indietro nella
Pagina 23
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Stando a quegli scarsi materiali che finora si posseggono, si dovrebbe credere che abbia primitivamente esistito in Europa una razza umana diversa da
Pagina 24
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Basti ora la nuda esposizione dei fatti. A quali conclusioni essi trascinino la mente ritrosa, è quasi inutile che io dica. Se l'uomo per la sua
Pagina 24
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Dire che l'uomo deriva da una scimia, non è altro che esprimere un fatto anatomico e connetterlo, pei suoi vincoli più naturali, ad una induzione
Pagina 25
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
, e a dire che ogni teoria di filosofia naturale deve essere giudicata in sé, co' suoi propri criteri, non per quelle precipitate illogiche deduzioni
Pagina 25
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
. In questa, come in tante vicissitudini in cui è posto l'ingegno umano, il peggiore sistema è quello de' sistemi misti, di quelli ibridi filosofici che
Pagina 25
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
che in America, in terreni di epoca più vicina all'attuale. Se poi teniamo conto de' numerosi tipi fossili e viventi dell'Australia, potremo dire che
Pagina 26
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Concedete ora ch'io mi sbarazzi di un'altra quistione che pare secondaria, ma che pure è importante. Ammessa la derivazione primitiva dell'uomo dalla
Pagina 27
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
affatto distinto l'opera di C. Vogt, compita or ora col quarto fascicolo, che mi pervenne in amichevole dono dall'autore medesimo, una settimana dopo la
Pagina 28
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
È tale questa inferiorità, che il vero posto sistematico delle scimie del nuovo continente è nel grande intervallo che separa le scimie del
Pagina 28
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
incomincia invece una divergenza che tutti i naturalisti riconoscono; disputano sul grado, ma la riconoscono. Sono certo di avervi tutti consenzienti, o
Pagina 29
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Ritorniamo ora al nostro principale soggetto. Fin qui noi non abbiamo considerata se non la parte dell'uomo che si rileva col metro, colla bilancia
Pagina 29
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Ecco tacitamente e, per consenso unanime, riconosciuto un distintivo che val bene qualche cosa di più di quel povero piccolo piede d'ippocampo che ci
Pagina 30
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Più che le pregiudicate dichiarazioni del naturalista, io amo qui raccogliere le sue tacite confessioni: sono molto eloquenti. Egli vede in un
Pagina 30
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Trapela da tutto questo un sentimento interno che guida logicamente ad una concessione più esplicita e formale: ma avete veduto cosa fa il
Pagina 30
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Serviamoci pure di una locuzione assai usata: parliamo pure ancora di epoche della natura. Quando, con quella potenza che solo è data alla mente
Pagina 5
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
? Qui non v'è a scegliere che fra due ipotesi, che avremo il coraggio di chiamar teorie.
Pagina 5
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
La infinitamente bella e grande varietà di forme di piante e di animali che popolano ora la superficie della terra, non è apparsa tutta insieme d'un
Pagina 5
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Come facilmente concepite, o signori, questa teoria si risolve in una serie di postulati per loro natura non discutibili; è di una semplicità che
Pagina 6
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
presenti e conosciuti in confronto di quelli che sono ancora nascosti all'occhio umano. Anche per questo, di affrontare coraggiosamente un mare di questioni
Pagina 6
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
È in questo modo che è sorta una vera industria che ben si può chiamare creatrice e che forma uno dei rami più importanti dell'economia rurale
Pagina 7
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
zoologica di Lamarck. Ed è sì prepotente la naturale direzione delle scienze naturali per questa via che, malgrado la prevalente autorità di Cuvier, una
Pagina 7
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
accidentalmente senza corna fu stipite di una razza, che tutt'ora si mantiene e si propaga, di buoi scornuti. Noi diciamo che questa è una razza e non una
Pagina 7
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
L'allevatore sceglie dal suo armento quegli individui che nascono con proprietà che a lui convenga perpetuare ed elimina tutti gli altri; ecco un
Pagina 8
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Vero è che in tutte le variazioni delle nostre specie di animali domestici interviene sempre l'azione dell'uomo più o meno diretta, ora metodica, ora
Pagina 8
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Eppure non possiamo a meno che riconoscere la derivazione di tutte queste razze da un'unica specie, che è il colombo torraiuolo (Columba livia
Pagina 8
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
alcune di queste variazioni che si distingueranno per qualche carattere di speciale utilità, conservatore della varietà così formata. La legge di questa
Pagina 8
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Or bene, Darwin ha fatto uno studio affatto particolare delle varie razze di questi uccelli, ed ha trovato che la loro variabilità tocca veramente il
Pagina 8
Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
Quegli assembramenti sistematici sempre più complessi che i naturalisti chiamano varietà, specie, generi, famiglie, ordini, classi, sono creazioni
Pagina 9